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News pubblicata nel fascicolo di Maggio / Giugno 2024 di Carta & Cartiere

Fabriano torna protagonista del restauro conservativo della carta

La Fondazione Fedrigoni Fabriano ha promosso per il secondo anno l’evento “Fabriano fra storia e innovazione”, all’interno del quale si è tenuto il convegno “L’impiego della carta orientale nel restauro dei manufatti occidentali. A Fabriano tradizioni e tecniche a confronto”.

Il convegno, che si è svolto il 22 maggio scorso nel Complesso delle Cartiere Miliani Fabriano e realizzato in collaborazione con Fedrigoni Group e Stefania Zeppieri (conservazione e restauro di beni librari archivistici, opere d’arte su carta e manufatti affini), è stato l’occasione per approfondire a Fabriano, patria della carta occidentale, la conoscenza delle diverse tradizioni delle carte orientali e aprire un dibattito sul loro impiego nel restauro dei manufatti occidentali antichi, moderni e contemporanei.

L’utilizzo della carta giapponese (washi) e coreana (hanji) nel restauro di quella occidentale è infatti una pratica consolidata e questo si deve alla loro resistenza e altissima qualità, oltre alla capacità di integrarsi in modo discreto con la superficie originale, preservando al contempo l’autenticità e l’estetica dell’opera d’arte o del documento storico.

La presentazione di alcuni casi di studio ha consentito di apprezzarne risultati e applicazioni, nonché di approfondire la storia e la tecnica della manifattura di queste carte, comprenderne meglio le materie prime e le tipologie oggi sul mercato.

Al convegno sono intervenute Chiara Medioli, Presidente della Fondazione Fedrigoni Fabriano, la restauratrice Stefania Zeppieri, Responsabile del laboratorio di conservazione e restauro della Fondazione, Marinita Stiglitz, Head of Paper Conservation della Bodleian Libraries, University of Oxford, Maria Vera Quattrini, restauratrice Istituto Centrale per il Restauro (ICR) e Chiara Fornaciari da Passano, Responsabile Laboratorio restauro carta dei Musei Vaticani. Presenti anche Akiyama Nobushige e Sandro Tiberi: la perizia dei due artisti e mastri cartai ha messo in luce le caratteristiche distintive della fabbricazione della carta a mano orientale giapponese e di quella occidentale, grazie all’allestimento di due postazioni dotate di strumentazioni tradizionali, con cui le carte sono state realizzate dal vivo.

Il convegno ha ottenuto il patrocinio del Comune di Fabriano, della Regione Marche, dell’Istituto di Cultura Giapponese e della Pia Università dei Cartai e il riconoscimento della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica delle Marche e dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR).

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