La Cartiera Fedrigoni di Verona, dopo l’ottima esperienza fatta sul comando di MC1 nel 2015, ha sostituito anche il comando sezionale di MC3, già in tecnologia alternata Siemens Masterdrive, installando la Piattaforma “ONE Drive” di SAEL ed usufruendo degli inverter Long Life con il sistema “ONE DCS in drive” dal quale è possibile capire e gestire ogni singola problematica inerente il comando.
Nel non lontano 2015, dopo il noto e devastante incendio sviluppatosi nelle due macchine continue in luglio, la direzione aveva scelto di recuperare parte dei drive delle due macchine continue per sistemare la MC3 e di rifare il comando di MC1, commissionato ex-novo alla SAEL.
Reduci dall’esperienza fatta, in cui il comando era stato realizzato a tempo di record ed avviato durante la seconda settimana di settembre, in poco più di 2 mesi dall’incendio e con i numeri di altissima affidabilità ricavati nel corso dei 7 anni di esercizio del comando di MC1, la scelta di restare con SAEL anche sul comando di MC3 è stata ritenuta strategica.

Il comando esistente di MC3 Fedrigoni Verona presentava dei problemi legati all’invecchiamento dei componenti e alla loro difficile reperibilità sul mercato (fuori produzione), nonché alle continue fermate che, soprattutto in questi ultimi anni, nessuna cartiera si può più permettere. Lo staff tecnico e direzionale della cartiera, in stretta collaborazione con SAEL, aveva già precedentemente sviluppato un piano di risanamento di MC3 flessibile, ergonomico e a basso impatto di costo sostituendo a step gli Inverters Siemens esistenti con la piattaforma “ONE Drive” di SAEL che recuperava gli alimentatori di barra “BUS DC” esistenti con il sistema “ONE Reborn” e tutta la parte quadristica ed elettromeccanica esistente.
La scelta poi di eliminare il tutto e di passare ad una realizzazione ex-novo è stata dettata dalla netta e indescrivibile comparazione di affidabilità tra il comando esistente e quello realizzato da SAEL nel 2015. Un’ulteriore richiesta altrettanto importante ha riguardato la messa in sicurezza dell’impianto al quale è stata data la possibilità di sezionare in “sicurezza” ogni singolo inverter dotandolo di precarica attiva sul BUS-DC.
Il drive oggi può venire sezionato direttamente dal DC BUS e reinserito sullo stesso senza dover fermare gli altri inverters e lo stesso BUS (caratteristica molto importante in presenza di notevoli gruppi essiccatori che possono condensare); il sezionamento di ciascun inverters in completa sicurezza viene effettuato direttamente dal pulpito attraverso un selettore “lucchettato”; tutte cose precedentemente negate dal comando esistente. La pianificazione precedentemente fatta, divenuta obbligatoriamente esecutiva con l’aggravarsi della situazione, ha dovuto tenere conto delle note tempistiche realizzative imposte dai fornitori dei materiali – PLC ed Elettromeccanica – che hanno costretto ad effettuare il lavoro di assemblaggio, da ricevimento materiali, in meno di due mesi al posto dei quattro solitamente necessari.
Il lavoro in cartiera ben preparato dallo staff tecnico e dalla forte sinergia tra SAEL e la cartiera, ha permesso di accelerare le operazioni di smantellamento dei vecchi quadri e il cablaggio dei nuovi; Il coinvolgimento nel lavoro del Service Point SIMI di Lucca per i cablaggi e posizionamento dei nuovi quadri, ha poi permesso di rendere ancora più incisiva la presenza in loco, dissipando ogni dubbio e perplessità si presentasse durante l’esecuzione del lavoro.
Alcuni dati salienti del lavoro in cartiera Fedrigoni
1,6 Mw è la potenza motori installata, diluita su 30 inverters che costituiscono l’azionamento di MC3; gli inverters sono stati standardizzati in modo da avere solamente 5 taglie utilizzate nel comando che hanno consentito di ridurre i ricambi; ricambi completi di PLC e inverters per garantire in caso di guasto la ripartenza in tempo zero; 1 scheda “ONE” che costituisce il pacchetto di ricambio schede in quanto tutte sono uguali, anche per le schede tecnologiche MASTERCAN che dal 2011 hanno lo stesso HW; 2 stazioni DCS ridondate di supervisione per il comando e controllo impianto con sofisticati tools software che permettono di capire ogni singola operazione effettuata dagli operatori in caso di rottura carta; 7 pannelli operatori (in ridondanza al DCS) che permettono la visualizzazione e il comando di ciascun motore e che consentono di effettuare tutte le manovre necessarie ai conduttori di macchina.

Il comando ha da subito pienamente ripagato la cartiera dagli sforzi fatti e l’avviamento è risultato molto fluido rispettando perfettamente il timing che la cartiera aveva imposto.
SAEL ha formulato un’offerta mirata che già in prima battuta ha permesso allo stabilimento di affrontare il lavoro nei tempi richiesti – legati alla forte irreperibilità di materiali dovuti all’effetto Covid-Guerra – preservando le strette garanzie esecutive richieste.
“Una standing ovation alla squadra SAEL che ha saputo reagire anche nelle grosse difficoltà di approvvigionamento materiali che in questo periodo assilla ogni singola realizzazione. Il forte spirito di collaborazione, la forte disponibilità dei tecnici e l’alta competenza dimostrata da SAEL – afferma il team della cartiera – ha da subito permesso di reagire assieme al nostro team interno per superare tutte queste problematiche. Passo dopo passo, durante la progettazione/realizzazione del comando, abbiamo sempre trovato una valida alternativa ad ogni sistema che risultava irreperibile. L’appagante risultato ci offre oggi una tranquillità senza uguali e, con un forte sospiro di sollievo dopo il grande lavoro eseguito, possiamo dire di essere – visto anche il comportamento del comando di PM1 effettuato nel 2015 – in piena sicurezza per i prossimi 30/40 anni”. In questi ultimi anni di continua crescita, SAEL ha saputo reggere l’incalzante numero di applicazioni strutturandosi e trovando sempre l’assetto tecnologico giusto per avvalorare l’alta tecnologia di questi impianti.

IL GRUPPO FEDRIGONI
Nata nel 1888, Fedrigoni oggi significa eccellenza nel mondo delle etichette e materiali autoadesivi e delle carte ad alto valore aggiunto per il packaging di lusso e altre soluzioni creative. Con oltre 5.000 dipendenti in 28 paesi e 25.000 prodotti, il Gruppo vende e distribuisce in 132 Paesi e, anche grazie alle recenti acquisizioni, ha guadagnato le posizioni di primo player globale nelle etichette per i vini e nelle carte speciali per il packaging di lusso, secondo nelle carte per l’arte e il disegno e terzo nei materiali autoadesivi premium. Fanno parte della Divisione Paper il Gruppo Cordenons, lo storico marchio Fabriano, Guarro Casas e Papeterie Zuber Rieder e della Divisione Self- Adhesives Arconvert, Manter, Ritrama, IP Venus, Acucote e Rimark, Divipa, Tageos, Unifol. Fa parte del Gruppo anche il distributore americano GPA. Fedrigoni attribuisce grande importanza al proprio percorso in ambito ESG e si è data obiettivi sfidanti entro il 2030, sul fronte sia della sostenibilità ambientale che della tutela e sviluppo delle persone e del controllo della governance, in particolare: ridurre del 30% le emissioni di CO2, restituire il 95% delle acque pulite all’ambiente, eliminare i rifiuti in discarica, portare al 95% i fornitori qualificati secondo standard sostenibili, diminuire del 67% gli infortuni sul lavoro, aumentare del 50% le donne in posizioni manageriali, creare un ambiente inclusivo. Da molti anni il 100% della carta prodotta da Fedrigoni è certificata FSC®, cioè utilizza cellulosa proveniente, oltre che da residui del legno, da foreste correttamente mantenute e rinnovate.
“La ricerca ci ha portati a superare i confronti con le blasonate aziende elettroniche che storicamente rappresentavano un equipaggiamento standard dei costruttori e progettisti di macchine europei – precisa Paolo Andrighetti, Technical Sales Manager SAEL – usando principalmente PLC di mercato abbinati ai proprietari “ONE Drive”. Un’architettura estremamente semplice che non si avvale di hardware dedicato e proprietario, garanzia di semplicità realizzativa e facile ricambistica essendo, a parte i drive, materiale di consumo standard. La ricerca sui prodotti è sempre stata la forza di ogni sistema effettuato. Attraverso le continue realizzazioni e grazie alla politica affrontata nella proprietaria ricerca sui drive, abbiamo trasportato la parte di controllo e gestione tecnologica all’interno degli stessi”.
La piattaforma “ONE Drive”. “ONE Drive” installata in cartiera è la vera rivoluzione ed alternativa nel mercato dei drive. In piena controtendenza del mercato, SAEL dal 2011 utilizza una sola scheda di regolazione che comanda tutti i drive DC, AC, Chopper, Brushless e Reborn, il sistema che recupera tutti i drive DC. In pratica ai clienti basta una sola scheda per avere il ricambio di ciascun drive, sistema Reborn che riutilizza tutti i drive DC esistenti in cartiera e cascata dei riferimenti. L’azienda garantisce inoltre la sua sostituzione in caso di guasto elettrico, in soli tre minuti, avendo supportato ONE da una duttile memoria che contiene i dati, estraibile e facilmente collocabile da chiunque, anche privo di esperienza nel drive.
In pratica nessuna programmazione, parametrizzazione od operazione riservata al mondo dei tecnici con l’ausilio di personal computer è necessaria per ripartire con un azionamento SAEL nel caso ci sia una sostituzione. Gli inverters della serie “ONE Drive”, realizzati con la filosofia che sposa in primo luogo le necessità della cartiera, sono stati dotati di condensatori a film al posto di quelli elettrolitici utilizzati dagli altri competitors (che hanno una vita media di 70/90.000 ore a seconda di come vengono usati) mentre il ciclo di vita di ciascun inverter di SAEL è infinito, non essendoci dei componenti al proprio interno che si deteriorano.