“Dal 2005, le emissioni di CO2 nella filiera cartaria europea sono state ridotte del 36% e, con la progressiva sostituzione dei prodotti a base fossile, le industrie cartarie e forestali europee hanno ridotto le emissioni totali UE di circa 410 Mt CO2 all’anno – afferma Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta.
È come se grazie all’impegno della nostra filiera cartaria fossero state tolte dalla circolazione 85 milioni di auto, ovvero l’intero parco veicoli immatricolato in Germania e in Italia”. La 4a edizione di REINVEST2050 è un’iniziativa di CEPI, Federazione Europea dell’Industria Cartaria, che offre una panoramica delle azioni fatte dai produttori europei di carta e cartone a favore del clima: una raccolta di testimonianze aziendali che hanno fortemente investito nella riduzione delle emissioni di CO2. 15 casi di buone pratiche aziendali completate negli ultimi due anni provenienti da tutta Europa.
A rappresentare l’Italia è l’azienda Lucart, con investimenti di oltre 33,5 milioni di euro suddivisi nei vari stabilimenti presenti in Italia ed Europa. Gli investimenti hanno riguardato l’ammodernamento dei sistemi di cogenerazione e la realizzazione di impianti fotovoltaici che comportano, nel loro complesso, risparmi di 13.000 tonnellate di CO2.
I progetti di Lucart inseriti in REINVEST2050 fanno parte di un piano più ampio elaborato dall’azienda per ridurre il cambiamento climatico e le emissioni legate al consumo di energia. Sono 70 i progetti innovativi realizzati dalle aziende e presentati nelle quattro edizioni dei rapporti REINVEST2050 dal 2017: un insieme di buone pratiche da cui tutta la filiera può imparare per continuare a decarbonizzare il comparto cartario.
In proporzione alle sue dimensioni, la filiera cartaria e forestale è tra i principali investitori della UE in progetti che mirano a decarbonizzare la produzione
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