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Articolo pubblicato nel fascicolo di Maggio / Giugno 2023 di Carta & Cartiere NEWS

Revisione della normativa imballaggi

L’industria cartaria Made in Italy va in audizione presso le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera.

“Se spetta all’Europa indicare gli obiettivi ambientali, essa non può tuttavia giungere a imporre le uniche modalità per raggiungerli – ha affermato Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta durante l’audizione a Roma. La proposta di revisione della normativa imballaggi, secondo Assocarta, non è corretta sotto il profilo dello strumento e dei contenuti”.

La Commissione ha l’obiettivo di ridurre gli imballaggi. Spinge quindi sul riuso e impone restrizioni ai prodotti monouso a prescindere dalla loro funzione d’uso e dalle motivazioni economico e sociali.

“Gli imballaggi a base cellulosa sono sostenibili, in quanto prodotti con materie prime rinnovabili, riciclabili e di provenienza sostenibile e caratterizzati da un elevato tasso di riciclo a fine vita. Grazie alla gestione sostenibile delle foreste, l’Europa può affermare con orgoglio di avere oggi più risorse forestali rispetto a un secolo fa: negli ultimi 30 anni la superficie forestale europea è cresciuta di 19,3 milioni di ettari. Si stima infatti che le foreste e il settore forestale assorbano, ogni anno, circa il 20% delle emissioni totali di gas serra dell’UE, contribuendo alla realizzazione degli obiettivi climatici dell’UE” – ha spiegato Medugno.

Parimenti, con un tasso di riciclo che conferma anno dopo anno risultati eccezionali (81,6%), gli imballaggi in fibra sono già protagonisti indiscussi dell’economia circolare. Gli imballaggi rappresentano, quindi, un importante mercato finale per le risorse rinnovabili come le fibre di legno e la pasta legno utilizzate per produrre carta, cartone e cartoncino.

“Le politiche che limitano o vietano l’uso di imballaggi rinnovabili a base di carta avranno quindi un forte impatto ambientale, economico e sociale sulla sostenibilità delle foreste e del settore forestale in Europa” – ha concluso Medugno.

Secondo un recente studio commissionato dalla filiera cartaria, a livello europeo, la sostituzione di imballaggi monouso nella ristorazione con quelli riutilizzabili, entro il 2030 in Belgio, comporterà fino a +160% di emissioni di CO2 e fino +130% di costi. Nel caso, invece, di riutilizzo nel campo del commercio elettronico, nello stesso periodo in Germania, le emissioni di CO2 aumenterebbero fino al 40% e i costi fino al +200%.

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