I documenti dell’Archivio d’Impresa Fedrigoni sono online. Grazie al progetto ARCOVER (Archivi del Costruito del Territorio Veronese in Rete), fotografie e progetti conservati a Verona nella palazzina-archivio Casa Fedrigoni sono stati in parte digitalizzati ed ora sono liberamente accessibili sul portale www.arcover.it.
La “Fondazione Gianfranco Fedrigoni- Fabriano. Storia, scienza e arte della carta”, che ha sede a Fabriano (AN) e cura l’Archivio di Casa Fedrigoni, ha infatti preso parte – insieme ad altri enti e associazioni – al progetto ARCOVER, che sostiene la ricerca, la conoscenza, la divulgazione e la valorizzazione dei fondi archivistici relativi alla storia del costruito in territorio veronese tra Ottocento e Novecento, così da promuovere un’attenta e consapevole custodia sia del patrimonio archivistico che, in prospettiva, di quello costruito. Il progetto, coordinato dall’Associazione A.G.I.L.E. e nato grazie a un contributo di Fondazione Cariverona, vede tra i suoi partner l’Archivio di Stato di Verona, il Comune di Verona, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Verona, il Dipartimento ICEA dell’Università degli Studi di Padova.
Nel dicembre 2021 è stato reso operativo il portale ARCOVER che attualmente rende disponibili via web 15.776 immagini e 211 libri. Un centro di riferimento online in grado di collegare tra loro e diffondere archivi sia pubblici che privati, come appunto l’Archivio Fedrigoni. Una sezione del sito, infatti, è stata dedicata al prezioso materiale archivistico conservato in Casa Fedrigoni, una selezione di 573 immagini tra disegni tecnici e fotografie che descrivono la nascita e lo sviluppo dell’impianto veronese sorto lungo il canale Camuzzoni nel 1888.
Sono ora consultabili online i progetti ottocenteschi del primo nucleo della cartiera e gli schemi degli impianti tecnologici principali; sono inoltre stati digitalizzati anche due grandi album fotografici: uno che descrive, stanza per stanza, tutto il complesso industriale di Tombetta e l’altro che documenta i gravi danni bellici subiti durante la seconda guerra mondiale.
UN RICCO PATRIMONIO STORICO
Fondazione Fedrigoni Fabriano viene fondata nel 2011 da Fedrigoni SpA per promuovere gli studi di storia della carta e della filigranologia e sostenere lo sviluppo e la divulgazione delle scienze cartarie, tutelando i beni storici, archeologici e archivistici dell’industria cartaria e la tradizione delle tecniche medioevali.
Svolge inoltre attività di conservazione e valorizzazione dei beni archivistici e librari, dei reperti archeologici e dei beni storici cartai delle Cartiere Miliani Fabriano, di proprietà di Fedrigoni SpA: l’Archivio delle Cartiere Miliani Fabriano, primo archivio d’impresa in Italia, raccoglie infatti tutti i documenti relativi all’attività della cartiera a partire dalla fondazione nel 1782, insieme a una collezione di 1.500 filigrane, 1.000 fotografie storiche e una biblioteca di ben 3.000 volumi dedicati alla storia della carta.
Inoltre conserva 2.000 m2 di Beni Storici Cartari (BSC), cioè strumenti e macchinari antichi come un impianto di pile idrauliche a magli multipli della fine del ‘700, un torchio a vite del 1706, tele cilindriche e tamburi creatori per la produzione della carta a macchina in tondo, 6.000 punzoni in legno, bronzo e rame e 2.295 forme per la produzione della carta a mano.
Dal 2016 fa parte dell’Archivio anche la collezione delle 2.213 “carte antiche fabrianesi” raccolte dal filigranologo Augusto Zonghi e datate dal 1267 al 1798, che insieme alla raccolta di filigrane dell’Archivio delle Cartiere Miliani costituisce il Corpus Chartarum Fabriano (CCF), accessibile agli studiosi gratuitamente in forma digitale avanzata.
Un’iniziativa importante che favorisce l’accessibilità ai documenti selezionati dall’Archivio storico e industriale dell’azienda, testimonianza di una storia industriale che si snoda all’interno di un contesto più ampio: la smilitarizzazione di Verona dopo la cessione della città da parte dell’Impero austro-ungarico al Regno sabaudo unitario, la spinta all’industrializzazione, la creazione di infrastrutture ferroviarie e del canale Camuzzoni (in cui i Fedrigoni ebbero parte rilevante), la metamorfosi dell’area industriale veronese dopo i bombardamenti della guerra, l’adozione di nuove tecnologie, la crescente attenzione all’ambiente, i rapporti con il mondo della cultura e dell’arte, la costante apertura internazionale.
“Casa Fedrigoni è un piccolo ma significativo archivio industriale che testimonia la nascita e lo sviluppo dell’azienda nei suoi primi 130 anni di attività – spiega Chiara Medioli Fedrigoni, Presidente della Fondazione Fedrigoni Fabriano – ma è anche un luogo della memoria di comunità e territori, un laboratorio da cui si può trarre ispirazione per nuove idee e applicazioni, un percorso fra tecniche, saperi specialistici, espressioni artistiche dei nostri clienti (editoria, packaging), creatività. Perché la carta è questo: un materiale versatile e affascinante, di uso quotidiano ma anche raffinato, espressione di cultura, tecnologia, emozioni e arte”.
L’Archivio – aperto a visite guidate su prenotazione per studiosi e appassionati e a collaborazioni con Università e Scuole di grafica e design – conserva foto d’epoca, campionari, progetti, carteggi amministrativi, brevetti e registrazioni di marchi, strumenti di laboratorio, alcuni molto pregevoli e accompagnati dai manuali d’uso, matrici per la filigranatura a secco e a umido, punzoni e forme per la fabbricazione di carta a mano, ma anche i migliori artefatti presentati al Fedrigoni Top Award, concorso internazionale che periodicamente premia le creazioni e i progetti più originali e innovativi nati dall’utilizzo di ogni tipo di carta e di etichetta Fedrigoni, oltre ad una biblioteca specializzata in storia locale, tecnologia cartaria, storia dell’editoria e della stampa.
Materiale interamente riordinato, catalogato e presentato per la prima volta alle autorità cittadine, ai dipendenti e alle loro famiglie durante l’Open Day 2021, organizzato in occasione del decimo anniversario della nascita della Fondazione.
ASSOCIAZIONE A.G.I.LE
A.G.I.L.E. è una libera associazione di giovani che provengono da differenti percorsi formativi (architetti, designer, sociologi) costituita per stimolare, accrescere e diffondere l’interesse verso le dinamiche che intervengono sul territorio Veronese, tanto architettonico-urbanistiche quanto sociali. L’Associazione mira ad un costante confronto culturale e professionale sul tema del Territorio con l’organizzazione di ricerche, studi, dibattiti, incontri, mostre ed eventi culturali. Il suo interesse è particolarmente rivolto ai luoghi abbandonati e in disuso, ossia spazi strategici della città e del territorio nei quali è possibile avviare importanti processi di rigenerazione urbana e di promozione di attività culturali e sociali, in un ottica di miglioramento della qualità di vita della comunità.